Benvenute e benvenuti!
Su queste pagine potete trovare il modo di conoscermi meglio, se vi va.
Potete conoscere un po' della mia vita privata, le mie opinioni e le mie posizioni politiche. Potete contattarmi per farmi delle domande, per criticarmi, per consigliarmi, per avere uno scambio che possa essere costruttivo per entrambe.
Adriano
Come è stato ben riconosciuto dal Congresso del PSS tenutosi a Friburgo lo scorso 25 febbraio, la politica deve mettere al centro della propria azione la questione del potere d'acquisto. In particolare deve farlo il nostro Partito, da sempre schierato dalla parte dei più deboli e dei più bisognosi.
Una fetta sempre più ampia di cittadine e cittadini stanno affrontando una situazione ormai drammatica. Mentre i salari ristagnano, tutti i beni di prima necessità aumentano. Questa situazione è ormai di una evidenza disarmante e dirlo sta diventando quasi banale.
Il tema della Cassa malati unica e proporzionale al reddito è tornato, finalmente, di grande attualità. I continui aumenti annuali stanno mettendo in seria difficoltà un numero crescente di persone, in particolare ora che l'inflazione generale, l'aumento dei costi dell'energia e il rialzo degli affitti stanno esasperando una situazione già critica.
Non sorprende, quindi, che un recente sondaggio realizzato con il contributo di circa 9'200 persone nella Svizzera tedesca e in Romandia abbia dato risultati molto chiari in favore di un netto cambiamento del sistema assicurativo in ambito sanitario. Il 79% degli intervistati si è detto favorevole alla realizzazione di una Cassa malati unica, ciò indipendentemente dal proprio orientamento politico.
Alberto Montorfani, segretario della SVIT (Associazione svizzera dell’economia immobiliare) commenta con leggerezza l'allarme lanciato da Martin Tschirren, direttore dell'Ufficio federale delle abitazioni, secondo il quale gli affitti potrebbero aumentare del 15% entro il 2026.
L'allarme lanciato dall'alto funzionario è preoccupante e andrebbe preso con serietà. Montorfani, invece, si lancia in alcuni sfottò che pare di leggere il Mattino della Domenica, mancano solo la K e la $ di Dollaro: “mandiamo [Martin Tschirren] ai corsi di ripetizione in matematica”. Il tutto accompagnato anche da qualche menzogna necessaria per tirare l'acqua al suo mulino.
L’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs ha fatto sì che il portafoglio immobiliare della nuova banca sia diventato il più grande in Svizzera, superando quello della società di assicurazione Swiss Life.
Il nuovo istituto può ora contare un patrimonio di oltre 50.000 appartamenti per un valore di 38,2 miliardi di franchi svizzeri. Con queste cifre, Ubs supera di gran lunga i 39.000 alloggi di Swiss Life e arriva a controllare circa il 54% del patrimonio netto di tutti i fondi immobiliari in Svizzera.
I cosiddetti investitori istituzionali sono ormai diventati la parte dominante tra i proprietari immobiliari. Se nel 1946 possedevano il 20,8% degli immobili, nel 2021 ne possedevano il 56,3%. Di conseguenza, i proprietari privati, di pubblica utilità e le cooperative di abitazione sono passati, nel loro insieme, dal 79,2 al 43,7%.
Sono passati poco più di 5 anni da quando la cittadinanza ha respinto l’Iniziativa «No Billag» con la quale si chiedeva l’abolizione del canone radiotelevisivo e già è iniziata una nuova campagna contro la SSR-SRG in generale e contro la RSI in particolare.
Negli scorsi giorni, infatti, sono state consegnate le firme dell’Iniziativa popolare federale «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)». L’obiettivo è chiaro fin dal titolo, ridurre notevolmente il finanziamento pubblico alla radiotelevisione pubblica. A promuoverla è la solita Destra capitanata dall’UDC nazionale con la Lega dei Ticinesi nel ruolo del buon gregario di provincia.
Sono nato italiano in Svizzera, a Zugo. Quando io avevo 2 anni e mezzo, con i miei genitori e le mie due sorelle siamo andati a vivere a Grancia. Ho frequentato 3 anni di asilo a Pambio Noranco, 5 anni di scuola elementare a Barbengo e 4 di scuola media nello stesso (a quel tempo) comune. Dopo di ché da apprendista ho studiato per 4 anni alla SPAI di Trevano.
Nel 2002 sono andato a vivere a Massagno. La nascita del mio primo figlio, nello stesso anno, mi ha spinto a fare la richiesta per l’ottenimento della cittadinanza svizzera. Dopo 27 anni in Svizzera, dei quali quasi 25 in Ticino, mi è stato detto che prima di poter fare la domanda avrei dovuto vivere almeno 3 anni nel mio nuovo comune di domicilio. Aspetto!