In una socità individualista come è diventata la nostra, dove la solidarietà tra le persone ha purtroppo lasciato lo spazio alla diffidenza reciproca e alla competizione professionale e sociale, è importante avere una rete sociale pubblica capace di sostenere le persone che ne hanno bisogno.
I continui attacchi alle assicurazioni sociali, conquistate a partire dal secondo dopoguerra, non si giustificano in nessun modo. Il nostro sistema pensionistico, l'assicurazione disoccupazione e quella dell'invalidità sono strumenti necessari che servono a garantire una vita dignitosa anche alle persone che nella vita hanno avuto meno fortuna di altri. Questo sistema va mantenuto e rinforzato dove si può, e attraverso di esso va promossa una politica di solidarietà tra classi sociali e tra generazioni che deve rappresentare la base di una nuova prospettiva sociale: non l'individuo a carico della collettività, ma l'individuo costruttore della collettività.