Gli affitti continuano a salire, lo ha confermato per l’ennesima volta uno studio elaborato dal portale di annunci immobiliari Homegate fatto in collaborazione con la Banca Cantonale di Zurigo. Non è certo una novità, purtroppo. Lo sanno bene tutte quelle persone che per un motivo o per un altro sono alla ricerca di una nuova abitazione. Secondo questo studio, in Ticino, le pigioni sono aumentate dello 0,9% rispetto al mese precedente e addirittura dell’1,6% rispetto all’anno prima. Grave la situazione a Lugano con un aumento del 2,5% in un mese e del 2,4% su base annua.
Questo andamento conferma quanto rilevato dall’Ufficio federale di statistica che, aggiornando l’indice nazionale degli affitti, aveva calcolato che nel 2021 le inquiline e gli inquilini per le proprie pigioni spendevano il 20% in più rispetto al 2005, rincaro che saliva al 30% se confrontato con i prezzi del 2000.
Ciò è successo e ancora accade, malgrado che negli ultimi 13 anni vi siano state complessivamente 9 diminuzioni del tasso ipotecario di riferimento, passato dal 3,5% del 2009 all’1,25% in vigore dal dicembre del 2019 e confermato ancora recentemente dall’'Ufficio federale delle abitazioni. Tenuto conto che ogni riduzione di questo dato dovrebbe dare diritto a un adattamento della pigione, nel suo insieme, i prezzi degli alloggi in locazione sarebbero dovuti diminuire di circa 8,5 miliardi di franchi. Cosa che evidentemente non è successa!
Il futuro di chi abita in affitto si prospetta, purtroppo, ancora più grigio.
Per la prima volta dal 2014, l’anno corrente sta segnando un’inversione di tendenza per quanto riguarda le abitazioni vuote che al 1° giugno, secondo l’Ufficio di statistica del Cantone, erano 6’262, ovvero 755 in meno rispetto al 2021. Meno sfitto vuol dire minore offerta di alloggi e quindi rialzo delle pigioni.
A ciò si aggiunga anche il fatto che La Banca Nazionale Svizzera, abbandonando gli interessi negativi in vigore ormai da quasi otto anni, ha deciso di alzare il proprio tasso guida di 0,75 punti, portandolo dal -0,25% al +0,50%. Ciò vuol dire che anche i tassi ipotecari stanno iniziando a salire, in particolare quelli variabili e che di conseguenza anche le pigioni potrebbe salire ulteriormente.
Un intervento incisivo delle autorità cantonali e federali si fa sempre più urgente!
In Ticino esiste un Piano Cantonale dell’Alloggio allestito già nel 2015 e alla SUPSi è stato dato il mandato di implementarlo. Ma già da diversi anni non se ne è più saputo nulla!
Cosa intende fare, quindi, il nostro Consiglio di Stato contro i continui aumenti dei prezzi delle pigioni? Non si può più tergiversare su un tema così gravoso per la maggioranza della popolazione!