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Diritti  ·  28. gennaio 2014

Quando la lega mena, la lega tace

Una delle notizie che più di tutte in questi giorni dovrebbe fare scalpore è quella della condanna a 18 mesi sospesi con la condizionale di due agenti della polizia comunale di Lugano che lo scorso 27 marzo hanno malmenato un innocente 37enne, abbandonandolo in piena notte ad Arogno.

Il fatto è di per se gravissimo. Due persone preposte a garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle leggi, si sono abbandonate ad atti di violenza gratuita nei confronti di un uomo la cui unica “copla” è quella di essere un rumeno in terra ticinese. Non solo i due agenti hanno menato a sangue il malcapitato, ma hanno anche scelto di abbandonarlo in un luogo discosto dove più difficile è stato per lui trovare soccorso.

Quando è un rappresentante dello stato a commettere un simile reato, la condanna deve essere chiara e unanime da parte di tutti.

Capita però, in questo caso, che chi più di tutti è sempre pronto a fare grandi paginate per ogni minimo reato, questa volta sta tacendo. Nessun titolone sul domenicale dei ticinesi, nemmeno sulla sua versione digitale, strano!

Infatti, la notiza nella notizia è che uno dei due agenti è un consigliere comunale del gruppo Lega-UDC del comune di Monteneceneri... ops!

Ho fatto anche un giretto sulle pagine facebook di alcuni abituali urlatori, alla ricerca dello sdegno dei veri ticnesi, ma non ho trovato nulla.

Lorenzo quadri, l'auto proclamatosi “deputato più attivo a Berna” forse è troppo occupato a scrivere una inutile interrogazione al Consiglio federale, di fatto dei due ticinesi che invece di difendere la popolazione la menano, non dice nulla.

Boris Bignasca probabilmente sta ancora progettanto l'attacco militare alla Libia, visto che dei due ticinesi picchiatori non dice nulla nemmeno lui.

Il Robbiani invece è forse troppo impegnato a piangere per la multa di 480 fr. che ha ricevuto a causa della sua partecipazione all'inutile e ridicola carovana della libertà: “sentenza politica”, la chiama. Ma sui due uomini dello Stato che massacrano la popolazione non dice nulla.

Vabbè, non è gente che può pensare a tutto. Hanno problemi seri, loro. C'è chi è occupato a far riparare il telecomando rotto, chi finalmente scopre la realtà luganese e denucia pubblicamente lo sproporzionato costo di due cappuccini (9,60) probabilmente serviti da un frontaliere sottopagato, chi con gli amichetti sta giocando alla guerra e chi piuttosto che avere dei contatti reali con la popolazione, preferisce rinchiudersi in via Monte Boglia a scrivere interrogazioni e parole autocelebrative.

Queste sono le persone che hanno in mano il nostro Paese, peccato.

tagPlaceholderTag: democrazia

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