Quella che sta per concludersi è una legislatura importante e sotto diversi aspetti difficile.
È una legislatura che noi abbiamo iniziato e continuato con forza ed entusiasmo. Quattro anni fa la fiducia delle cittadine e dei cittadini ci ha permesso di passare da uno a due municipali aumentando così il confronto dialettico in seno all'esecutivo, e il gruppo in consiglio comunale si è dimostrato attento e preciso. Le nostre posizioni sono sempre state portate avanti con chiarezza e con fierezza.
Ma la nostra nuova forza ha subito messo in allarme gli altri partiti, in particolare il PPD che ha visto svanire la sua maggioranza assoluta in CC e ha dovuto rinunciare ad un seggio in municipio, e il PLR che tanto ambiva ad avere due rappresentanti nell'esecutivo comunale.
Per questi partiti l'obiettivo principale è diventato quello di deleggittimare noi Socialisti di Massagno e per fare ciò hanno dato vita a una sorta di «santa alleanza», spesso appoggiati dalla Lega, assumendo nei nostri confronti anche atteggiamenti arroganti e prepotenti senza nemmeno disdegnare l'insulto più o meno velato, sia pubblico che privato. Ci hanno accusato di essere disfattisti e bugiardi, mentre noi con spirito propositivo ci siamo fatti promotori di diverse iniziative in favore degli anziani, dei giovani, della cultura e del territorio. Abbiamo sempre chiesto a chi detiene la maggioranza politica di Massagno di informare chiaramente e tempestivamente la popolazione sui grandi progetti che si vorrebbero portare avanti, ma l'unica risposta che abbiamo ottenuto è stato il silenzio. Quando ci siamo affidati alla democrazia diretta ci hanno accusati di abusarne, e hanno avuto il coraggio di chiedere alla cittadinanza di non esercitare i propri diritti popolari.
È in questo difficile clima che abbiamo dovuto operare, ma la nostra azione andrà avanti perché difendere la pluraltà è il nostro primo dovere.