Negli ultimi anni, il mercato immobiliare di città come Zurigo ha subito una forte pressione a causa dell’aumento degli investitori istituzionali (banche, fondi pensione e compagnie di assicurazioni) che stanno giocando un ruolo sempre più dominante. Questi investitori vedono nel settore immobiliare un’opportunità di massimizzazione del profitto, contribuendo a una gentrificazione che sta trasformando interi quartieri delle città.
La tendenza a comprare e ristrutturare grandi complessi residenziali, spesso demolendo edifici esistenti per costruire appartamenti di lusso, è uno degli aspetti più critici di questo processo. Le aree storicamente abitate da persone a reddito medio-basso vengono convertite in quartieri di lusso, spingendo fuori dalla città chi non può permettersi di sostenere gli affitti crescenti, con conseguenti effetti drammatici sul tessuto sociale.
Secondo le analisi dell'ETH Wohnforum, l'aumento dei canoni di affitto e la speculazione immobiliare sono strettamente legati alla presenza di questi grandi investitori. Essi cercano di aumentare il valore degli immobili ristrutturandoli o sostituendoli con nuove costruzioni di fascia alta, al fine di attrarre una clientela benestante e incrementare il rendimento dei loro investimenti. Questo tipo di approccio trascura completamente le esigenze abitative della popolazione a reddito medio-basso e accentua il divario tra chi può permettersi di vivere in città e chi ne viene espulso verso le periferie.
Le ripercussioni sociali della gentrificazione sono evidenti: i residenti storici vengono gradualmente sostituiti da nuove fasce di popolazione, spesso con un livello di reddito decisamente superiore. Questo processo non solo modifica il paesaggio urbano, ma cambia anche la natura dei quartieri, sostituendo attività commerciali tradizionali con negozi e servizi di lusso destinati a una clientela più ricca. Le disuguaglianze abitative aumentano, e sempre più persone a basso reddito si trovano costrette a cercare alloggi fuori città, con conseguenze negative anche sul piano della coesione sociale.
In risposta a questo fenomeno sono necessarie maggiori regolamentazioni del mercato immobiliare per evitare che gli investitori istituzionali continuino a dominare il settore. È fondamentale introdurre politiche pubbliche volte a proteggere gli affitti e a incentivare lo sviluppo di alloggi a prezzi accessibili, soprattutto nelle aree centrali delle città, dove la pressione immobiliare è più elevata.
L'esperienza di Zurigo dimostra che, senza interventi adeguati, la finanziarizzazione del settore immobiliare può avere conseguenze devastanti per la popolazione residente. La speculazione ha già trasformato interi quartieri, e se la tendenza non verrà contrastata con politiche mirate, il rischio è che le città diventino sempre più elitarie e inaccessibili per una gran parte dei suoi abitanti.