
l prossimo 24 novembre voteremo anche su due referendum lanciati dall’Associazione Svizzera Inquilini che mirano a indebolire il diritto di locazione. Questi due referendum si oppongono ad altrettante modifiche del Codice delle obbligazioni votate lo scorso anno dalla maggioranza borghese del parlamento federale.
La prima modifica riguarda il cosiddetto uso personale, il quale prevede che il proprietario possa recuperare rapidamente le abitazioni o i locali commerciali locati per adibirli a uso proprio. Diversamente da quanto attualmente previsto, il bisogno personale non dovrà più essere “urgente”: sarà sufficiente che sia “importante e attuale”. Poiché questa condizione è meno severa e più semplice da dimostrare, per il proprietario sarà più facile disdire il contratto. La nuova regola comporta inoltre protrazioni più brevi dei rapporti locativi.
La seconda modifica riguarda la sublocazione e inasprisce le condizioni per praticarla introducendo un limite temporale di due anni al massimo e l’obbligo di una dettagliata richiesta scritta. In caso di inadempienze da parte dell’inquilino, il proprietario avrà la possibilità di disdire il contratto di locazione con un preavviso di soli 30 giorni.
Il denominatore comune delle due modifiche legislative è quello di poter disdire i contratti con maggior facilità. L’obiettivo della lobby immobiliare è chiarissimo: scacciare gli inquilini dalle loro abitazioni, per poi aumentare le pigioni.
Che le pigioni aumentano ad ogni cambio di inquilino è confermato da un recente studio svolto dalla Banca Cantonale di Zurigo, su incarico dell’Ufficio federale delle abitazioni, con il quale si è analizzato l’andamento dei “vecchi” affitti, cioè l’evoluzione dei canoni di locazione delle abitazioni in cui non c’è stato alcun cambiamento di inquilino per un lungo periodo.
Prendendo come punto temporale di riferimento il 2006, dai risultati si evince che gli affitti proposti successivamente a quella data sono aumentati di circa il 24%, mentre quelli fissati precedentemente a quella data e che sono tuttora abitati dagli stessi inquilini, sono rimasti quasi invariati, in questo caso il rincaro è stato inferiore al 5%.
Questo doppio attacco al diritto di locazione si inserisce in un contesto già molto difficile per le inquiline e gli inquilini. Il loro potere di acquisto è già stato fortemente ridotto dagli ultimi aumenti legati al rialzo del tasso ipotecario di riferimento. Inoltre, la penuria di alloggi sta aumentando drasticamente in tutta la Svizzera, anche in Ticino.
In Parlamento sono già pronti altri peggioramenti del diritto di locazione volti ad aumentare i prezzi delle pigioni. La lobby immobiliare vuole infatti ridurre la possibilità di contestare la pigione iniziale e sostituire la pigione basata sui costi reali con quella basata sul mercato.
È necessario che le inquiline e gli inquilini si difendano con forza contro questi attacchi, è necessario votare due volte NO!