Come previsto, all’inizio del mese di giugno l’Ufficio federale delle Abitazioni ha dovuto alzare il Tasso ipotecario di riferimento portandolo all’1.5%. Questo aumento dello 0.25% può significare, per molte inquiline e molti inquilini, un rincaro della pigione pari al 3%. Per molti, ma non per tutti! L’aumento dell’affitto può essere imposto solo se al momento della sottoscrizione del contratto di locazione il Tasso ipotecario di riferimento era più basso di adesso. Quindi prestate molta attenzione nel caso dovesse arrivarvi una notifica di aumento.
Inoltre, tenuto conto che da quando è stato introdotto questo sistema di collegamento diretto tra pigione e Tasso di riferimento, quest’ultimo, fino all’anno scorso, è sempre diminuito e che non sempre le pigioni sono state ribassate di conseguenza, potrebbe addirittura capitare che per alcuni canoni di locazione ci sia ancora il diritto di chiedere una riduzione!
Ricordiamo che uno studio effettuato lo scorso anno è giunto alla conclusione che a causa delle mancate riduzioni di pigione in relazione alla diminuzione del Tasso ipotecario di riferimento, la nostra categoria sta pagando, in media, oltre 300 franchi di troppo di pigione ogni mese! Se non siete sicuri in merito a quali siano i vostri diritti e i vostri doveri, le nostre consulenti sono ben preparate per consigliarvi e guidarvi nel modo migliore. Ma ricordatevi di agire in fretta!
Sul piano politico, la nostra Associazione continua il suo impegno in favore di un diritto di locazione più attento ai bisogni delle persone che vivono in affitto. L’Assemblea nazionale dell’ASLOCA ha confermato l’intenzione di lanciare un’iniziativa popolare con la quale chiedere al Governo e al Parlamento Federali di introdurre un sistema di controllo delle pigioni che eviti dei rendimenti troppo alti, abusivi, che ora stanno arricchendo sempre più i proprietari immobiliari e impoverendo le inquiline e gli inquilini.
Gli obiettivi di questa iniziativa sono stabiliti, ora si tratta di fare alcune verifiche dal punto di vista giuridico e un’ampia consultazione tra tutte le sezioni cantonali e regionali dell’Associazione Inquilini. Entro la fine dell’anno questo lavoro dovrebbe essere concluso e allora saremo in prima fila, più che mai, per interrompere il costante e ormai insostenibile aumento degli affitti.
* Editoriale della rivista Inquilini Uniti Numero 176/2023