Quello da poco iniziato, sarà, probabilmente, un anno molto impegnativo per le inquiline e gli inquilini. Ognuno di noi sta già affrontando l’aumento dei costi accessori legato al rincaro di tutte le fonti energetiche come elettricità, gasolio e nafta. Inoltre, a causa dell’inflazione e del prospettato aumento del tasso ipotecario di riferimento, nei prossimi mesi, molti di noi rischiano di vedersi aumentare anche l’affitto.
Ma noi abbiamo iniziato questo nuovo anno con grande determinazione. Nei giorni scorsi, abbiamo lanciato un chiaro allarme relativo alla politica dell’alloggio: il diritto di locazione va rinforzato, non smantellato.
Contro il caro affitti e contro lo sfruttamento della nostra categoria, le soluzioni ci sono, basta volerle applicare. È giunto il momento che le istituzioni politiche del nostro Paese, parlamento e governo federali in primis, intervengano con coraggio e decisione affinché una parte maggioritaria della popolazione non venga messa sul lastrico.
L’Associazione Svizzera degli Inquilini ha recentemente messo sul tavolo otto misure concrete per tutelare tutte le persone che vivono in affitto, ve ne cito due su tutte. Una è l’attuazione di un meccanismo di controllo istituzionale e automatico degli affitti e dei rendimenti che permetta di scovare tutte le pigioni abusive che impoveriscono chi paga per arricchire chi incassa. L’altra è l’introduzione di misure legate all'attuale crisi energetica, di fatto un sussidio per le famiglie più bisognose, perché nessuno deve rischiare di perdere la propria abitazione a causa dell'aumento dei costi accessori.
È forse necessario ricordare che l’alloggio è una necessità primaria, come l’acqua, e che quindi va sottratto alle logiche perverse del mercato. Compito dello stato è emanare leggi che permettano a chiunque di avere un tetto sicuro e non leggi che permettano a pochi di arricchirsi sulle spalle di molti.
Nel corso del 2023 sarà anche necessario fermare l’attacco che la lobby immobiliare ha sferrato contro il diritto di locazione. Presso le Camere federali sono in discussione alcune modifiche di legge per ridurre i diritti delle inquiline e degli inquilini. In particolare, i padroni vorrebbero facilitare la possibilità di disdire i contratti di locazione e quella di aumentare le pigioni.
Se il Parlamento non sarà in grado di fermare questo attacco, allora toccherà a noi difenderci in prima persona attraverso i mezzi democratici che la nostra costituzione ci offre: referendum e iniziativa popolare.
Noi ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte. Contiamo anche su di voi!
* Editoriale della rivista Inquilini Uniti di marzo 2023