Negli scorsi giorni, la consigliera nazionale Katharina Prelicz-Huber ha depositato un’iniziativa parlamentare per chiedere che i costi delle cure dentarie siano coperti dall'assicurazione malattia obbligatoria (LAMal). La proposta fatta prevede che l’assicurazione di base copra i costi legati ai trattamenti necessari a causa di una malattia del sistema masticatorio e quelli relativi alle misure preventive volte a evitare danni dentali (come visite di controllo regolari o igiene dentale).
L’occasione è quindi buona per ricordare che nei cassetti impolverati del Consiglio di Stato è ferma da oltre 7 anni l’iniziativa popolare "Per il rimborso delle cure dentarie" promossa da Partito Socialista, ForumAlternativo e UNIA. Iniziativa che chiede sostanzialmente due cose: che il Cantone istituisca un'assicurazione obbligatoria per le cure dentarie di base a beneficio delle persone residenti in Ticino e che promuova in collaborazione con i Comuni un dispositivo di prevenzione in materia di salute bucco-dentaria e una rete di cliniche dentarie.
Il Rapporto del 17 maggio 2019 sulla ricevibilità dell’iniziativa redatto dalla Commissione sanità e sicurezza sociale conferma quanto i costi delle cure dentarie siano nella quasi totalità dei casi non coperti da nessun tipo di assicurazione. Nel dettaglio, “Secondo l'Ufficio federale di statistica […] le spese dentarie totali in Svizzera ammontavano a 3'654.6 milioni di franchi nel 2008 […]. Le assicurazioni sociali federali nel 2008 hanno partecipato alle spese dentarie per un totale di 163 milioni di franchi (pari al 4.4% del totale) e segnatamente per: - 66 milioni di franchi l'AI/AVS; - 54.1 milioni di franchi l'assicurazione malattie; - 41.6 milioni di franchi l'assicurazione infortuni; - 1.3 milioni di franchi l'assicurazione militare. Le assicurazioni private hanno erogato 172.7 milioni di franchi. Le economie domestiche hanno pagato 3'319 milioni di franchi, pari al 91% delle spese dentarie (le spese sanitarie totali a carico delle economie domestiche erano 17'826.7 milioni di franchi)”.
Sempre nel 2019, il DSS aveva fatto una misera proposta da considerare come possibile contro progetto alla nostra iniziativa. Il Consiglio di Stato sarebbe stato disposto a “erogare a tutti i beneficiari della riduzione dei premi par l’assicurazione malattia (RIPAM) un contributo individuale forfettario di 150 franchi all’anno per una visita annuale di controllo e igiene dentaria”. Cifra che non basta nemmeno per coprire una semplice seduta dall’igienista! Oltre a mettere a disposizione una cifra irrisoria, il CdS era intenzionato a rivolgersi a un troppo ristretto numero di potenziali beneficiari di questo aiuto.
Da allora sono passati altri 3 anni e più nulla si è mosso!
Sarebbe cosa molto gradita se il Consigliere di Stato De Rosa volesse togliere la polvere da questo importante e sempre attuale dossier e si decidesse, finalmente, a dare una risposta concreta alla nostra iniziativa.